Circa un anno fa avevamo parlato in questo articolo di come lo storytelling sia in grado di creare una connessione emozionale tra brand e consumatori. Quando a creare questa connessione è un contenuto visivo e non solo testuale, si parla di “visual storytelling”, un approccio che sta prendendo sempre più piede nelle strategie di marketing digitale.
Perché il visual storytelling funziona
Da un punto di vista scientifico, la narrazione visiva funziona perché il nostro cervello è bravo ad elaborare immagini semplici. Basti pensare al fatto che riusciamo a ricordare solo il 10% di ciò che leggiamo e ascoltiamo, trascorsi pochi giorni dall'acquisizione delle informazioni.
Ma se a queste informazioni si aggiungono anche delle immagini, la nostra capacità di ricordare aumenta del 65%! Se si utilizza, invece, un video arriviamo al 95% di informazioni memorizzate.
I content type più efficaci in una strategia di visual storytelling
Esistono 8 tipologie di contenuti con cui è possibile mettere in pratica una strategia di comunicazione basata sul visual storytelling:
- Foto
- Meme
- GIF
- Immagini personalizzate
- Grafici e diagrammi
- Video
- Animazioni
- Infografiche
Ogni tipologia di contenuto funzionerà meglio con determinati tipi di messaggi da veicolare e per determinati segmenti di pubblico. L’ideale sarebbe trovare il giusto mix tra contenuto visivo e testo. Vediamo a questo punto più in dettaglio le caratteristiche di ciascun content type.
Foto
Le foto rappresentano la tipologia di contenuto visivo più immediato e facile da impiegare e possono essere utilizzate come sia per rappresentare concetti in maniera letterale, sia simbolica.
Meme
I meme ormai ci hanno invaso. Nella maggioranza dei casi, questa tipologia di contenuto visivo non ha senso per segmenti di pubblico diversi rispetto a quello per il quale sono stati concepiti.
Bisogna valutare attentamente il loro utilizzo in una strategia di marketing, anche in considerazione del fatto che i meme si prestano ad una trattazione in chiave parodica e ironica degli argomenti.
Gif
Le GIF animate rappresentano un’efficace soluzione per rendere più appealing un post da pubblicare su un blog o da diffondere sui social media. Le GIF sono ottime anche per l'e-mail marketing.
Illustrazioni personalizzate
Le illustrazioni personalizzate combinano testo e immagini per far passare uno specifico messaggio. I fumetti ne sono un esempio perfetto.
Grafici e diagrammi
Grafici e grafici rappresentano un modo eccellente per mostrare statistiche complicate e dati quantitativi in una maniera organizzata e facile da memorizzare.
Video
Dal rapporto “E-Commerce in Italia 2018” di Casaleggio Associati emerge che entro il 2020 il formato video veicolerà l’80% del traffico internet. I contenuti possono essere creati dal brand stesso o, meglio ancora, dalla rete (UGC). A differenza delle foto, che risultano più efficaci in strategie di comunicazione rivolte ai prospect, i video funzionano bene in strategie di narrazione visiva rivolte a clienti già acquisiti.
Animazioni
Le animazioni consentono ai brand di veicolare i loro messaggi in un formato altamente personalizzato e coinvolgente.
Infografica
Le infografiche, nel loro tipico formato lungo e stretto, in genere contengono un bel po 'di dati statistici in un pacchetto molto colorato e accattivante. Sono coinvolgenti, facilmente condivisibili e facili da consultare e memorizzare.
Come mettere in campo la tecnica del visual storytelling in 4 step
Vediamo ora, passo per passo, come utilizzare le tecniche dello storytelling per creare una narrazione visiva in grado di catturare l'attenzione del pubblico e creare una connessione emotiva con brand, prodotti e/o servizi.
Step 1. Scopri cosa motiva il tuo pubblico
Che cosa spinge i potenziali clienti a cercare i tuoi prodotti?
Clienti e potenziali tali si rivolgono a te e ai tuoi concorrenti per trovare una risposta ad un bisogno. In molti casi a guidare la decisione finale di acquisto vi sarà una motivazione “emotiva”.
Uno studio della Harvard Business Review ha identificato circa 300 di questi motivatori emotivi, di cui i primi 10 in ordine di rilevanza sono:
• Il bisogno di distinguersi dalla massa
• Il bisogno di avere fiducia nel futuro
• Il bisogno di provare un senso di benessere
• Il bisogno di provare un senso di libertà
• Il bisogno di provare un “brivido”
• Il bisogno di un senso di appartenenza
• Il bisogno di fare qualcosa per proteggere l'ambiente
• Il bisogno di essere sé stessi
• Il bisogno di sentirsi sicuri
• Il bisogno di avere successo nella vita
Identificare uno o più di questi bisogni emotivi è il primo passo per creare una strategia di visual storytelling.
Step 2. Scegli la storia che funziona meglio
Una volta identificato ciò che guida le decisioni di acquisto del tuo target, puoi iniziare a lavorare sulla storia da raccontare. È sempre preferibile ricorrere ad una storia vera o, magari, creare un case study sui tuoi clienti, piuttosto che inventare qualcosa.
La storia non deve essere necessariamente lunga: può essere un singolo post, un tweet, una singola frase o anche un meme. L'unico requisito è che abbia un inizio e una fine.
Step 3. Scegli un formato adatto alla piattaforma
Dopo aver formulato la storia da raccontare, arriva il momento di selezionare i formati in cui trasferirla. Una raccomandazione di base è quella di pensare al proprio target in questa scelta ed alle sue preferenze di consumo multimediale. I media vanno abbinati alla piattaforma: un annuncio che consta di una sola immagine all’interno di un video su YouTube è un elemento di disturbo e finirà per irritare l’utente.
Step 4. Test, rivalutare e regolare
L'ultima fase è quella di test. E' importante monitorare costantemente le campagne di narrazione visiva esattamente come si fa con tutte le altre azioni di marketing, in maniera tale da poter correggere il tiro in corso d’opera.
Questo è tutto! Ora sai come usare il visual storytelling in una strategia di digital marketing.
Se vuoi una consulenza in merito, Wave Tribe è in grado di indicarti la strada giusta per il tuo visual storytelling.
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