Secondo appuntamento del podcast "Tutta colpa del Furano", un puntata in cui Aurelio Viscusi e Roberta Collina ci guidano in un viaggio tra danza, espressione e comunicazione.
Un episodio che esplora il potere della danza come linguaggio universale, capace di unire le persone e trasmettere emozioni senza bisogno di parole.
Aurelio:
È terminato il Festival di Sanremo con una grande vittoria, quella di Fru. Il popolare creator dei The Jackal che, dopo un lavoro estenuante ai fianchi dei cantanti in gara, è riuscito a salire sul palco dell’Ariston per ballare durante l'esecuzione dei The Kolors con “Tu con chi fai l’amore”.
Roberta:
Durante la settimana del Festival si è visto Fru ballare per le vie di Sanremo. Lo ha fatto con la sua dirompente simpatia lanciando il messaggio: “vietato ballare da soli”, riuscendo a coinvolgere nel suo intento tantissime persone che lo incontravano in strada. Una performance che ci ha molto divertito.
Aurelio:
Da dove parte la performance di Fru? Credo che tragga la sua linfa dalla storia di Matt Harding, sviluppatore di videogiochi che si dimise per non sviluppare un game dove si dovevano uccidere tutti.
Cominciò così un giro per il mondo. Mentre era in Asia, pubblicò un video in cui ballava e lo fece per salutare i familiari. Il video spopolò. Condiviso dapprima da amici e parenti, piacque al pubblico. Al ritorno dal suo lungo viaggio ebbe la proposta di Stride, casa di chewing gum, che gli propose di girare il mondo ballando. Un sito internet “Where the hell is Matt” segnalava in quale piazza sarebbe stato e in quali giorni. Migliaia di persone si davano appuntamenti per ballare con lui. Matt diede vita a video memorabili che riassumevano gli oltre 42 paesi dove portava la sua gioia.
Roberta:
Danzare significa comunicare attraverso il movimento, creando un legame tra corpo, spazio, forma, energia e tempo. È un linguaggio fatto di gesti, che non solo danno forma alla danza, ma raccontano anche emozioni e storie con un’espressività unica.
Aurelio:
Il gesto, nella danza, è concepito e “costruito” come veicolo di un’intenzione e usa il corpo per raccontare qualcosa che lo trascende. In altre parole, la danza ha la preziosa possibilità di usare il corpo per raccontare il “non corpo”, per raccontare un’idea, un pensiero, una forma.
In questo caso Fru e Matt ci raccontano gioia e la sua condivisione. Un esperimento comunicativo da seguire e di successo.
Aurelio:
Buon ritmo a tutti.
Alla prossima.
Roberta:
Ciao.